martedì 9 dicembre 2014

Le varie concezioni della Stimolazione Basale

-Evoluzione del concetto: Il concetto della Stimolazione Basale è nato agli inizi degli anni '70 in un Centro Educativo-Riabilitativo tedesco, precisamente a Landstuhl. Collaborò in modo ferreo un'equipè multidisciplinare, mettendo in pratica tutte le nozioni tecniche ed anche dettate dall'esperienza, riflettendo attentamente durante il lavoro con bambini e giovani con disabilità profonda.
La Stimolazione Basale, fin dal suo esordio, si focalizzò attentamente sui diritti e sul rispetto dei bisogni fondamentali della persona con disabilità. I professionisti si concentrarono su criteri di osservazione e modificarono, di volta in volta, il metodo adattandolo ai reali bisogni delle persone con disabilità. L'autore di questa tecnica ha sempre creduto che tutte le persone, anche quelle più compromesse da una qualche forma di disabilità grave avessero il diritto di essere educate. Detto questo, iniziò ad osservare le varie modalità educative inerenti all'handicap in vigore all'epoca e dalle sue ricerche emerse che non erano degne e rispettose delle reali necessità della persona con disabilità; tanto meno gli inserimenti scolastici di queste ultime non si adeguava alle loro necessità di sviluppo. Le prime ipotesi del Professore/autore furono quelle di proporre delle esperienze sensoriali facili, strutturate ed al contempo estremamente comprensibili per evitare che peggiorasse, irrecuperabilmente, la situazione d'handicap in cui vertevano gli individui in questione. Nel corso del tempo la Stimolazione Basale si adattò, ampliando i propri studi, ad adolescenti e persone adulte con disabilità, mantenendo l'attenzione, come di consueto, ai bisogni, all'età e a tutti i diritti corrispondenti alle svariate fasi della persona e come ultimo punto, ma non da sottovalutare, al vissuto personale. Uno dei principi cardine della Stimolazione Basale è la Globalità, questo perchè l'approccio rende chiaramente l'idea che è cosa impossibile dividere il corpo dall'anima. Non è concepibile dissociare gli stati fisici da quelli psichici. La concezione di questa filosofia è che l'uomo è costituito da tutto e quindi è indivisibile.
Il percorso educativo si deve adattare all'essere umano considerandolo nella sua unicità ed unitarietà. Oggi la Stimolazione Basale si è diffusa e praticata in molti paesi europei, addirittura conosciuta a livello mondiale.

-Concezioni filosofico-pedagogiche: Al giorno d'oggi  il termine globalità è frequentemente usato dai vari filoni di pensiero/studio pedagogico-psicologico-terapeutico. Ursula Haupt ed Andreas Frohlich hanno elaborato uno schema che mette in comunicazioni i svariati ambiti che operano nello sviluppo della persona con disabilità psicofisica gravissima. Lo schema di seguito è stato introdotto per studiare e verificare i significati della Stimolazione Basale e si focalizza sullo sviluppo generale dell'uomo.


COMUNICAZIONE 

COGNITIVO                                                                                                                    MOVIMENTO
ESPERIENZA SOCIALE                                                                             ESPERIENZA CORPOREA

Vediamo di dare una spiegazione allo schema sopra. La comunicazione è posta in una posizione centrale perchè non implica un ruolo basilare nella situazione dell'individuo, tanto che ogni altro paramentro presente nello schema può tranquillamente occupare ogni posizione/ambito. Tuttalpiù lo schema va letto come un insieme dialogico ed in misura equivalente di tutti questi aspetti sopracitati. Dopo aver eseguito degli studi sull'handicap si è avuto modo di constatare l'esistenza di legami facenti parte della comunicazione e del movimento, che devono essere considerati secondo una duplice valenza: da un lato come modalità di comunicazione e dall'altro come modalità di espressione. Siamo giunti ad affermare che l'esperienza sociale sia in correlazione con la comunicazione; infatti tutte le esperienze sociali di un soggetto influenzano in modo determinante i suoi comportamenti comunicativi. L'esperienza sociale, quindi, è possibile attraverso la comunicazione. Anche l'esperienza corporea gioca un ruolo fondamentale nella comunicazione. La veicolazione delle informazioni ed i molteplici modi di comunicare dipendono, soprattutto, dallo sviluppo cognitivo della persona. Per questo problemi di comunicazione possono far insorgere una corposa barriera alla comunicazione stessa. Tornando alla questione propriamente schematica, tutti i punti sono in stretta connessione tra loro ed ogni dominio esercita un'influenza stimolante od inibitrice sugli altri.

0 Commenti:

Posta un commento

Iscriviti a Commenti sul post [Atom]

<< Home page