La Stimolazione Uditiva
L'organo uditivo umano consiste nell'orecchio esterno, orecchio medio ed orecchio interno. Le cellule sensoriali (cellule recettive uditive) si trovano tra le cellule di sostegno e hanno alla loro estremità superiore delle sottili ciglia. Sopra di queste si trova la membrana tettoria, strettamente legata alle ciglia e quindi va a stimolare le cellule sensoriali tramite delle oscillazioni. L'udito è la percezione delle onde sonore: il passaggio delle onde sonore consegue un stimolo nervoso che viene trasmesso al cervello e li viene tramutato in sensazione uditiva. L'udibilità delle onde sonore dipende dalla frequenza (toni, suoni, rumori ecc...) e dalla loro intensità (volume); l'udito umano ha la capacità di essere direzionato e ciò significa che si può localizzare con precisione la fonte delle onde sonore. La capacità percettiva uditiva ha anche una funzione di avvertimento; percezione di stimoli e reazione ad essi che può variare molto da persona a persona e questo dipende dall'esperienza di ognuno. Le informazioni uditive poco chiare destano paure e per questo gli stimoli uditivi che vengono offerti dovrebbero essere inequivocabili.
E' fondamentale educare i bambini, sin da piccoli, a discriminare i rumori dai suoni attraverso esercizi specifici che permettono di evidenziarne le caratteristiche. L'orecchio riceve i segnali acustici fino a sei metri, quindi è un organo che convoglia le informazioni ed il rumore ed il suono sono gli stimoli indispensabili all'udito.
Come la persona "SENTE"?
-vizi di posizione;
-annullamento di un orecchio;
-localizzazione dei suoni e/o rumori;
-disturbi alle diverse intensità dei suoni;
-ritmi;
-distanza uditiva.
Cos'è la coscienza del suono?
Con coscienza del suono s'intende l'avvertimento di qualcosa che sta per avvenire nell'ambiente e quindi intorno a noi, pertanto è importante osservare come la persona con disabilità, in questo caso, reagisce alle voci, ai rumori forti ecc...
Localizzare dei suoni diversi a varie distanze:
-a livello dell'orecchio e quindi lateralmente;
-sotto o sopra il livello dell'orecchio;
-frontalmente.
La persona con disabilità percepisce gli stimoli acustici a livelli elementari, non riuscendo a cogliere lo stimolo non riesce nemmeno a farlo proprio e quindi ad eseguire una rielaborazione dello stesso. Per questo motivo è necessario stare molto attenti alla tipologia di stimolazione uditiva che si va ad offrire a questi utenti. Sottoponendoli ad un'offerta di stimoli corposa non si aiuteranno ad acquisire una conoscenza degli stimoli a cui vengono sottoposti, generando in loro un caos. Ripiegandosi in sé stessi rimarranno quasi totalmente indifferenti ad un contesto di suoni e rumori turbolento, contrariamente, in un contesto pacato, risultano molto attente agli stimoli uditivi rimanendo quasi "colpiti" al presentarsi del suono o del rumore. Il significato di questa stimolazione è di far scoprire alle persone con disabilità la realtà che li circonda, con stimoli sonori pensati, ripetitivi e vibranti per aiutarle ad acquisire lentamente la consapevolezza sonora. E' necessario alternare la stimolazione uditiva con momenti di silenzio per rimarcare la differenza. Un buon metodo in questo senso è proporre alla persona in questione una stimolazione sonora unita al movimento o ad esercitare una leggera pressione sul suo corpo seguendo il ritmo della musica. La finalità di questa proposta è quella di avviare il soggetto ad apprendere piuttosto che riconoscere coscientemente i diversi stimoli. E' significativo aiutare le persone a comprendere la direzione di provenienza del suono e a tale scopo è utile aiutarla a dirigersi nella giusta direzione, mostrargli che girarsi verso il suono ha uno scopo/significato. Durante la stimolazione la diversa localizzazione del suono (sopra, sotto o di lato come è stato sopracitato) può aiutare la persona con disabilità ad incrementare l'interesse al sentire.
ESEMPI NELLA QUOTIDIANITÀ:
-All'interno di strutture dotate delle apposite stanze sensoriali attrezzate, l'utente si può adagiare su dei palloni o su dei grandi rulli semirigidi;
-Nelle strutture residenziali ma anche a casa si possono offrire momenti di conoscenza uditiva utilizzando, ad esempio, degli asciugacapelli e dei rasoi, facendo in modo che le persone con disabilità si accorgano del rumore ed eventualmente possano toccare lo strumento con le loro mani avvertendone anche le vibrazioni oltre che coglierne l'aspetto sonoro.

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